Nome del prodotto: PILA
Designer: Zaven
Il progetto nasce dalla fascinazione per le eterogenee pile di libri, dischi e riviste che, senza quasi rendercene conto, si formano sui tavoli. I designer Zaven sono sempre rimasti colpiti dall’equilibrio incerto e fragile di queste strutture. All’inizio i designer pensavano di utilizzare queste pile per progettare un’alzata o degli oggetti per la tavola, ma poi parlandone questa soluzione non li aveva convinti perché non riusciva a dare l’idea di movimento che volevano trasmettere. Osservando da vicino il maestro ceramista Antonio Bonaldi e il suo lavoro al tornio hanno deciso di disegnare dei vasi.
Hanno tentato di ricreare il fragile equilibrio delle pile sovrapponendo eccentricamente dischi di argilla dalla finitura e dalle dimensioni diverse, componendo forme che sembrano descritte dal movimento del tornio stesso. Il risultato sono vasi che ricreano l’effetto di dinamismo e di instabilità tipiche delle pile, sia pure attraverso un materiale solido come la ceramica. Ogni cilindro che compone Pila è stato lavorato con una finitura differente per esaltarne la diversità. Gli Zaven e Bonaldi si sono divertiti assieme nell’utilizzare tutti gli strumenti disponibili in bottega (chiodi, viti, spugne, spazzole, spatole ecc.) per definire delle texture innovative sul materiale.
I vasi hanno ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Sono stati presentati a 100% Design a Londra, al Salone del Mobile 2011 all’interno della mostra «D+A»; sono stati premiati al MACEF 2011 ed esposti nella galleria Browning di Asolo. I designer e l’artigiano hanno deciso di portare avanti il progetto e di passare dal prototipo alla realizzazione di tirature limitate per la vendita.
Nome del prodotto: THROWN POTTERY
Designer: Lucia Massari
La tecnica del tornio in lingua inglese viene chiamata thrown pottery ovvero ceramica lanciata, dal momento in cui una palla di creta viene letteralmente lanciata sul disco che ruota su un perno osso dai piedi del vasaio. Proprio su questa idea del lancio di un materiale tanto malleabile ed elastico come la ceramica non ancora cotta, la designer Lucia Massari ha iniziato a elaborare il proprio progetto. In collaborazione con l’artigiano Antonio Bonaldi, ha deciso di dare vita a una collezione di vasi in argilla nera “lanciati” perpendicolarmente da diverse altezze, da 10 centimetri fino ad arrivare a 1 metro. L’obiettivo del lavoro era produrre delle forme innovative dettate non dalla matita del designer, ma dalla forza di un fattore esterno, in questo caso la gravità. La conoscenza approfondita di Antonio Bonaldi della materia prima e dei processi di lavorazione ha reso possibile il progetto. Da questo punto di vista, fondamentale è stata la scelta di una ceramica sufficientemente elastica da sostenere le deformazioni dovute alla caduta.
Nome del prodotto: REGALINE
Designer: Crea 87
È un oggetto fatto come le ceramiche “serie” di una volta – spiega Stefano Bertoncello, uno dei creatori – e quindi in estinzione. Ogni gallina è creata singolarmente in modo artigianale: Antonio Bonaldi le tira su al tornio, io e Antonio Visentin le chiudiamo e aggiungiamo la cresta, poi aspettiamo che si asciughino e le mettiamo in forno. Una volta cotte vengono maiolicate e poi tutti e tre le decoriamo. Ogni gallina, quindi, è un pezzo unico. Del resto le galline sono una diversa dall’altra».
LA CREAZIONE. Il singolare prodotto nasce non da un’azienda esistente, ma dall’incontro di tre appassionati, che hanno creduto nel nuovo progetto, fondando nel Bassanese Crea87. «Abbiamo ripreso il boccale (caraffa) per servire il vino, che sta scomparendo, rendendolo però artistico per dare valore alla ceramica e sta andando bene, anche in un momento di crisi per il settore della ceramica».