Articolo Post Fuorisalone CNA e i Maker 2013

Cna  e i Maker al Fuorisalone 2013

In concomitanza con il Fuorisalone 2013 che si è tenuto nei giorni del Salone del Mobile dal 9 al 14 Aprile 2013, CNA Milano Monza e Brianza,insieme a CNA Vicenza, CNA Lombardia, Egea e Slowd, con il contributo di Ifidi e Artigiancassa, ha deciso di coinvolgere i suoi artigiani in questa manifestazione. Gli eventi hanno visto la partecipazione di molte aziende nell’ambito dell’arredamento, dei complementi d’arredo e del design innovativo ed ecosostenibile.

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Al Fuorisalone in CNA hanno partecipato 50 artigiani, tra designer, orafi, progettisti, architetti, fotografi e stilisti i quali hanno mostrato al pubblico i loro lavori, oggetti e prodotti sui quali hanno lavorato per mesi. Gli stessi, dopo aver smontato gli uffici e riallestito la sede della CNA, hanno dato vita a uno spazio espositivo, seppur piccolo, ma ben organizzato, nel quale il pubblico ha potuto ammirare le loro creazioni: tra le più innovative si trovano la panca Paolo.a con luce incorporata del Chorus Design Group e Andreoli, una panca per esterni in Corian, un materiale resistente nel tempo e all’avanguardia, modellabile e adattabile a qualsiasi arredamento; l’amaca “Tras giò” di Crippa Collezioni, adagiata sopra un rettangolo di legno che funge da libreria; l’appendiabiti “Taca sù” di Live it, efficiente e poco ingombrante, le scatole luminose LED in vetro di Elena Catanese, la Libreria in olmo antico e valchromat (l’innovativo pannello in fibra di legno, ecologico e atossico) dell’azienda LideoArreda destinata a ospitare il Temporary Bookshop di Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi di Milano ; i quaderni in ricuoio della collezione “Rivskin” di Matteo Cibic, i manufatti in materia plastica “Fare leggero eco-eco” di Materioteca – Plastic Consult Srl, gli abiti in tessuti bio di MeDeA e Lavgon, i capi d’abbigliamento e gli accessori ‘riciclati’ di Cadò e Nicoletta Fasani; il tutto unito a un ampio assortimento di lampade, ma anche libri, gioielli, profumi, accessori e fotografie, tutti prodotti nati dalla combinazione tra manualità artigiana e avanguardia estetica, nel rispetto dell’ambiente e del ‘fare impresa etica’.

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Per CNA  è stata la prima edizione di “CNA e i Maker al Fuorisalone”, ma nonostante ciò, bisogna sottolineare che ha riscosso molto successo, andando ben oltre le aspettative previste: migliaia di visitatori hanno passeggiato nella sede di CNA ammirando gli oggetti esposti; un grande supporto l’abbiamo avuto anche dalla tecnologia e dai social media, in particolare Facebook, Twitter e WordPress, strumenti grazie ai quali per siamo riusciti a raggiungere più di 2000 persone. Infatti, solo il blog è stato visitato da più di 3.300 persone, molte straniere, soprattutto inglesi, francesi, americani e spagnoli invece la pagina Facebook, durante tutta la settimana, ha avuto più di 3700 visite e circa 70 iscritti.

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Gli strumenti digitali si sono rivelati utili per avere una mappatura sulla portata, sul numero dei fan e sulla reperibilità online: allo stesso tempo sono stati fonte di diffusione di tutti gli eventi collaterali al Fuorisalone organizzati presso la sede di CNA. Tra i vari eventi più importanti trovate:

–   Presentazione del libro “L’Impresa Moda Responsabile” edito da EGEA con la partecipazione degli autori Francesca Romana RInaldi e Salvo Testa.

–   Il talk di Marirosa Toscani Ballo “BALLO+BALLO= DESIGN, Il Linguaggio dell’oggetto attraverso la fotografia”, in cui il pubblico protagonista ha compiuto un viaggio alla scoperta del linguaggio degli oggetti tramite la forza della fotografia.

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–     “Nuove prospettive sinergiche tra designer e artigiani”. Marco Bettiol – ricercatore presso il Centro TeDIS della Venice International University – ha presentato “AAA Cercasi Nuovo Artigiano”, progetto che intende integrare il più rappresentativo artigianato vicentino nel mondo del design internazionale, e “Open Design Italia”, un focus sulla nuova piattaforma O.D.I. Factory e sul panorama nazionale e internazionale dell’autoproduzione.

 

–     Presentazione del progetto “Stampo, Progetto, Connetto: La Rivoluzione possibile” Prototipazione rapida e piattaforme web, designer e progetti come motori del rilancio dell’artigianato, con la partecipazione di Sebastiano Longaretti e Andrea Cattabriga, fondatori di SLOWD, e Francesco Bombardi, di FABLAB Reggio Emilia. I fondatori di SLOWD, la prima fabbrica diffusa del design a km zero, hanno presentato un ambizioso progetto di produzione on-demand, teso a recuperare la relazione cliente-artigiano fondata sul rapporto umano e sulla qualità. CNA Milano collaborerà con SLOWD al fine di identificare gli artigiani che potranno essere inclusi nella rete di questa sofisticata quanto rivoluzionaria piattaforma produttiva.

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L’edizione di quest’anno ha quindi riscontrato un buon successo, ha iniziato a farsi conoscere e con i mezzi che CNA aveva a disposizione si è cercato di ampliare la rete di conoscenze e raggiungere il più ampio numero di persone possibile. I visitatori che sono venuti a trovarci hanno apprezzato le creazioni degli artigiani e hanno cominciato a conoscerli, a inserirsi nella loro realtà e a capirne i meccanismi. Augurandoci di aver fatto un buon lavoro, che va migliorato e perfezionato in alcuni dettagli, vi diamo appuntamento al Fuorisalone 2014 sempre con CNA e i Maker!

 

Per chi volesse, è possibile scaricare la versione PDF di questo articolo. Articolo Post-Fuorisalone.pdf

 

Studio SVS: sobrietà architettonica dal Design innovativo…

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STUDIOSVS nasce nel maggio del 2012, unendo l’esperienza dell’Arch.Sofia Bedynski, dell’Arch.Viola Caldarella e dell’Arch.Stilla Graf. Lo studio si occupa di progettazione architettonica, progettazione urbanistica, grafica e design. La filosofia di STUDIOSVS si esprime in queste semplici righe:

‘Noi, figli degli anni ottanta, siamo diventati adulti nel mondo del più alto, del più veloce, del più grande… dell’idea che l’unico futuro sarebbe stato quello della crescita senza fine. La generazione dei 50enni tutt’ora è convita che arriveranno tempi migliori, al contrario la nostra generazione che per prima ha capito il significato della precarietà, ha realizzato da tanto che la filosofia del “di più” è morta. Quando i nostri maestri parlavano di “Bigness” noi abbiamo scoperto che l’unico modo di andare avanti è quello di fermarsi. Il concetto di Archistar è morto come è morta la musicassetta, il postmoderno è finito. Ogni idea progettuale basata su un capriccio creativo non può più appartenere a questi tempi nè al futuro. L’ eccesso e l’usa e getta non possono coesistere nè con la sostenibilità nè con il risparmio e nemmeno con la nuova consapevolezza globale. Vogliamo rappresentare una sobrietà architettonica alternativa che sia consapevole, misurata e viva.’

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L’oggetto che Studio SVS ha deciso di presentare al Fuorisalone 2013 organizzato da CNA presso la sua sede in Via Savona, 52 descrive ‘Un pezzo dell’alto adige a casa’. L’oggetto,nato dalla collaborazione tra artigiani locali e giovani designer, rappresenta la ricerca di modernità all’interno di un contesto tradizionale. Vincitore del concorso promosso dal portale ‘Open Innovation Alto Adige’ per la creazione di un souvenir in legno che rappresenti la cultura locale dei paesaggi alto-atesini, questa creazione è moderna ed originale, costituita da materiali  naturali e dal design semplice e innovativo.

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Studio Giudicianni: Design e Professionalità..

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Professionisti dal 1977, si specializzano nella fotografia di ritratto e matrimonio, vincono diversi concorsi fra i quali nel ’90 il concorso Kodak “Le stagioni del ritratto”, nel 2000 il concorso internazionale Hasselblad-Kodak “ Il millennio passato, il millennio futuro,attimi senza immagini”. Entrano a far parte dei 100 fotografi italiani presenti sul calendario Kodak 2000. Il mese di Ottobre del calendario Kodak 2009 vede una loro foto intitolata “Tracce di luce”. Collaborano alla realizzazione di diversi libri di carattere artistico, nel 2009 curano la parte fotografica del libro “Qui già oltre – Brianza: terra d’artisti” che consegue notevole successo grazie anche alle mostre itineranti delle foto degli artisti da loro  ritratti.  Le loro foto di ricerca “Scale” corredano la collana di libri di poesia “Le Voci della Luna” e la foto “My heart” realizzata nel 2011 per la collettiva d’arte contemporanea presso lo spazio Heart di Vimercate di cui sono entrambi soci fondatori, è diventata la copertina del romanzo “Le effemeridi” della francese Hochet. Partecipano a diverse mostre collettive d’arte contemporanea nel territorio brianzolo fra cui “Omaggio a Morlotti”, “Pulse-Battiti di passione”  e  “Colori”.

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Dal 1980 si dedicano anche alla fotografia pubblicitaria e industriale, alcune immagini di still-life sono pubblicate su riviste di settore (Fotographia) e libri specializzati (“Guida alla fotografia in studio” di Maurizio Rebuzzini). Nel 2002 ricevono la certificazione di qualità professionale italiana QIP ed europea QEP per il settore “still life” ed “advertising” e nel 2004 la certificazione QIP per il settore ritratto.

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”Orvieto Fotografia Professional Photogaphy Awards” li premia con menzioni speciali  per “Fotografia commerciale” nel 2003 e 2004, per “Fotografia di matrimonio” nel 2006 , “ritratto” nel 2007 e 2010 e “fotografia di ricerca” nel 2011, nello stesso anno alla fotografia “Plastic Wave” viene assegnato il bronze award al China 14th International Photographic Art Exhibition. Il progetto “Double Face” 2012 promosso dal FIOF aggiudica loro la miglior foto di ricerca. 

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Studio Artico: una tradizione fotografica…

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Appartengo alla più antica famiglia di fotografi di Milano.

Mio nonno Giovanni rilevò il suo studio nel 1900 e mio padre seguì le sue orme , svolgendo la professione anche all’estero fino a quando, nel 1947, aprì l’attuale studio dove tuttora lavoro.

Sono cresciuta imparando quest’arte fin da bambina, osservando il lavoro dei miei genitori, imparando con passione.

Ho iniziato a operare a tempo pieno da quando avevo diciannove anni e, in questo periodo, ho affinato il mio gusto fotografico proiettandolo soprattutto verso la ritrattistica infantile e  il reportage.

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Grazie ai tanti viaggi  in Europa, negli Stati Uniti , in Estremo Oriente e in Africa ho iniziato a proporre fotografie di paesaggio come opere decorative, ma è stato l’avvento del digitale,  con una notevole possibilità di apporto creativo in post-produzione,  che mi ha dato l’opportunità di creare nuove immagini e nuove emozioni anche dagli scatti dei clienti.

Ecco  perché oggi propongo grandi formati che nelle abitazioni diventano delle “quinte decorative” che rappresentano non solo il gusto, ma anche la vita dei padroni di casa.

Sono consulente per la post-produzione di immagini fotografiche di privati e collaboro con artisti e designer contemporanei – italiani e stranieri – rivisitando l’immagine fotografica come opera d’arte o elemento di decoro.

Soco: Design e Luce…

Soco nasce nel 1986 in seguito al desiderio dei proprietari di rimettersi in gioco dopo anni da dipendenti.

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Attualmente la prima attività di cui si occupa il Sig. Porta è quella di progettista solare; inoltre adora creare prodotti nuovi che facciano uso di pannelli solari e LED.

Negli anni, gli stimoli per continuare la sua attività sono arrivati dalla continua formazione tecnica e dal fatto di aver girato per le mostre specializzate in Europa. In quello che produce ci mette molta passione e dice: “Amo tutte le cose che faccio e che pubblico sul sito web”.

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Uno dei principi base del mio modus operandi che continuo a ripetere e a far sì che non venga tralasciato è “Bisogna Credere in quello che si fa”.

Negli anni l’azienda SOCO ha anche avuto desiderio di internazionalizzazione; così tra il 2000-2003 ha deciso di collaborare con un cliente a Dubai e attualmente sta ampliando i contatti con l’estero ed in particolare con i paesi del Maghreb.

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L’idea di associarmi a CNA è maturata in seguito al fatto che ci sarebbe stata ( come infatti è) la possibilità fare aggregazione, di sviluppare il senso di comunità, mettendo in campo sinergie comuni.

La partecipazione al Fuorisalone 2013 organizzato da CNA presso la sua sede è una delle tante opportunità che SOCO vuole sfruttare per farsi conoscere; Ciò che ripete continuamente il Sig. Porta è che “stare chiusi nel proprio recinto non porta da nessuna parte”.

Ballo + Ballo = Design

Oggi alle 19.00 CNA Milano, in occasione dell’esposizione “CNA e i Maker al Fuorisalone 2013”, è lieta di ospitare il workshop di Marirosa Toscani Ballo dal titolo “Ballo + Ballo = Design”, in via Savona 52.

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La fotografia è determinante per la costruzione di un’ icona, per la definizione stessa di un oggetto; lo studio Ballo ha sempre messo in evidenza il riscontro fra immagine e oggetto, e conduce a quell’eccezionale sinergia fra progettisti, imprese, media, arte, e fotografia iniziata negli anni Cinquanta.

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La signora Marirosa, figlia di Fedele Toscani, fotoreporter del Corriere della Sera e sorella di Oliviero Toscani, all’inizio della propria carriera decide di seguire la propria inclinazione fotografando con il marito Aldo quello che più le piaceva, ovvero i nuovi oggetti e i loro autori. I Ballo hanno dato vita, dagli anni ’50 a oggi, allo studio fotografico Ballo, una bottega, un punto di riferimento dei più importanti designers nel periodo più affascinante e vivace del design mondiale, grazie a un’attività incessante che prosegue, anche dopo la morte di Aldo Ballo avvenuta nel 1994, tutt’ora.

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Nel corso degli anni lo studio Ballo viene richiesto dai più grandi designer al mondo; tra i primi clienti dei Ballo ci sono Pirelli, Olivetti, La Rinascente, aziende moderne e illuminate che puntano su ricerca e immagine. Aulenti, Boeri, Vigo, Sottsass, Castiglioni, Rossi, Bellini, Starck  sono solo alcuni degli altri importanti nomi che hanno scelto lo Studio Ballo per la professionalità, l’intelligenza, l’ironia, l’eleganza, la creatività. Le fotografie dei Ballo sono ormai entrate nell’immaginario collettivo e tutt’oggi pubblicate come immagini di riferimento.

Celsius 1063: La valorizzazione di un semplice metallo..

Il Laboratorio Orafo CELSIUS 1063 nasce a Milano nel 1994 ed il suo nome si ispira ad una delle attività che è alla base della produzione di gioielli, cioè la lavorazione dell’oro: 1063°C è infatti la temperatura di fusione dell’oro puro.

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Il titolare, Antonio Casabona, è specializzato in Arte Orafa e la sua passione per questo mestiere nasce da un’innata capacità creativa e attitudine al disegno, affiancate ad un’abile manualità e cura del particolare. Antonio disegna e realizza personalmente tutti i gioielli prodotti nel suo laboratorio, che si distinguono per il design raffinato, elegante ed esclusivo. Utilizzando le tecniche di lavorazione della tradizione orafa italiana realizza prevalentemente pezzi unici, gioielli originali e non convenzionali.

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Il suo progetto GARD (Gioielli Artigianali Realizzati su Disegno) rappresenta pienamente il senso della sua attività: partire da un’ispirazione, una sensazione, un disegno e trasformarli in un prezioso oggetto da indossare (www.desiderarte.it). Si tratta di un progetto nato dal desiderio di valorizzare questi gioielli unici e gli artigiani d’eccellenza capaci di produrli. È in cantiere la creazione di una rete di imprese “eccellenti” per sviluppare il progetto su tutto il territorio italiano.

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Nel 2007, Antonio Casabona ha ottenuto il Riconoscimento d’Eccellenza della Regione Lombardia per l’artigianato orafo artistico.

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Chorus Design Group: Design e oggetti visionari…

In un contesto creativo dedicato al rapporto tra design e artigianato, ChorusDesignGroup partecipa all’evento FuoriSaloneSavona52, organizzato dal CNA, la Casa delle imprese Artigiane di Milano – Monza Brianza, con la seduta per esterni Paolo.a. Oggetto visionario, portavoce d’istanze avvertite come attuali dal gruppo, da sempre vicino alla tematica della sostenibilità intesa in senso lato – sostenibilità urbana, ecologica, sociale – Paolo.a si integra naturalmente nell’iniziativa del CNA, mossa a promuovere il design inteso come “Evoluzione dell’artigianato nella contemporaneità, finalizzato a dare spazio a quel lavoro artigiano che, insieme all’innovazione e alla tecnologia, ha radici nella tradizione, ma si apre alle sfide estetiche del futuro”.

Realizzata in DuPont™ Corian® e acciaio inox nel 2006 da Andreoli Srl., storica azienda di Milano specializzata nella lavorazione di DuPontTM Corian®, Paolo.a é una seduta per esterni con luce incorporata,nata dalla ricerca del CDG sul tema della Stanza Urbana.

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La Stanza Urbana, definizione inedita con cui il gruppo indica il contenitore tematico d’indagine degli scenari socio-urbani e degli spazi metropolitani, é uno spazio meta-progettuale di osservazione della città, teatro delle azioni quotidiane, crocevia di flussi. E’ il luogo in cui riappropriarsi degli spazi esterni. Perché Paolo.a? Perché Paolo e Paola siamo tutti noi, espressione di una socialità sempre più confinata negli ambiti dello spazio privato, anziché vissuta nella dimensione urbana. E’ un oggetto che denuncia un disagio comune, proponendo un cambiamento, un’apertura, un’inversione di tendenza.

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La panca Paolo.a esordisce alla IX° edizione del Salone Satellite (Aprile 2006) e viene selezionata da Matteo Ragni, art director per la mostra I have a dream organizzata da Andreoli nel 2007. Successivamente riscuote sempre più consensi partecipando a svariate manifestazioni del settore design e outdoor: SUNLAB2008, concorso internazionale di arredi outdoor, rivolto ai giovani designer emergenti under 35 con esposizione alla fiera SUN a Rimini, Fuori Salone Designerblocks (2008), OUTentico 2009 e Kontaminazione (2010) con un’installazione audio-video e nel 2011 viene scelta dal marchio spagnolo MANGO come oggetto immagine per l’allestimento della vetrina durante la settimana del design milanese nel Flagshipstore appena inaugurato in corso Vittorio Emanuele 24-28.

Elena Catanese: il mio lavoro come un gioco a cui dedico molta attenzione…

Elena Catanese inizia il suo percorso come restauratrice di affreschi in edifici storici e chiese.

Dopo anni di stucchi , dorature ed intonaci,la tecnica non è più sufficiente a soddisfare la sua intensa voglia di conoscere e affascinata dalle vetrate a piombo ,sue compagne di altezze nelle chiese, così si avvicina all’uso del  vetro utilizzandolo come materia di espressione.

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Elena riesce a plasmare questo materiale apparentemente freddo che se portato ad alte temperature riesce a essere modificato. Lei trama appunto , riuscendo a costruire incantevoli giochi di fili incrociati con cadenza matematica di un tessitore di Tartan scozzese.

Con la medesima tecnica trama e ordisce tutto l’immaginato….

É curioso come nel suo lavororiaffiorino i suoi  studi e nei suoi giochi d’incroci si scorge una traccia a lei familiare; le tracce lasciate sulle pareti,  nelle ore trascorse nel “clolieu” di Arno Stern, suo maestro  nello studio della “formulazione” di cui ne diventerà  “praticien”.

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Del suo lavoro scrive:” Il mio è puramente un gioco al quale dedico attenzione e dal quale traggo emozione

Vanzo Ferro Battuto

High Noon
Designer: Takuda Matsuda
Artigiano: Vanzo Ferro Battuto e Sartori Marmi

High Noon è uno specchio in marmo e acciaio inossidabile costituito da due forme primitive, che possono essere regolate in  diverse posizioni.

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Grazioso specchietto trafitto da un sottile cono di marmo; la diversa inclinazione di questo piccolo disco gli permette di accostarsi in maniera insolita ma complementare. Attira l’attenzione che poi timidamente restituisce. Progettato dal designer giapponese Takuya Matsuda.